(Praga 1923-94) scrittore ceco. Raggiunse la notorietà nel 1963 con il racconto Il signor Theodor Mundstock, la cui vicenda si svolge sull’allucinato sfondo delle persecuzioni naziste contro gli ebrei. Allo stesso mondo F. ritornò con Il bruciacadaveri (1967), in cui viene adombrata l’atroce reversibilità fra carnefice e vittima. Nel romanzo Una buffa, triste vecchina (1970), in cui F. ha raggiunto la piena maturità dei suoi mezzi espressivi, una bruciante allegoria politica è resa con cadenze insieme ossessive e fiabesche. Legata alla tradizione del «romanzo nero» praghese, ma anche ai temi di sottile crudeltà quotidiana comuni a molta avanguardia letteraria europea fra le due guerre, la narrativa di F. (di cui la critica ha apprezzato i romanzi Il ritorno dal campo di grano, 1974, nt, Il pastore della valle, 1977, nt, e La pantofolina di cristallo, 1978, nt) è caratterizzata da uno stile intensamente ritmico e ripetitivo. Tra le altre opere: Il ritratto di Martin Blaskowitz (1980, nt) e La duchessa e la cuoca (1983, nt).